
Livio Goldschmied
Il fondo contiene il carteggio tra le famiglie Prister-Frankel e Frankel-Goldschimed. Le famiglie si uniscono in occasione del matrimonio tra Marco Frankel e Lina Prister, dalla cui unione nasce Ada Frankel. Dal matrimonio di Ada con Rodolfo Goldschmied nascono Fabio, Alma, Guido e Livio Goldschmied; quest'ultimo sposa Sofia Arvanitis, con la quale intrattiene uno scambio epistolare durante i mesi della sua militanza nella Resistenza (cfr. fasc. 5). Tra le carte di rilievo si segnalano i manoscritti inviati dal carcere di Ivrea e successivamente dal campo di concentramento di Fossoli di Carpi; sono presenti anche carte di diversa natura tra cui un libro di ricette di Ada Frankel e alberi genealogici delle famiglie Markus Frankel e Jacob Cohen Prister. A corredo del fondo digitale si conserva inoltre una cartella dal titolo "Documenti di Giorgio Prister" (1). Livio Goldschmied nasce il 27 aprile 1913 a Trieste dove frequenta la scuola elementare ebraica. Mentre la famiglia rimane a Trieste, Livio Goldschmied si trasferisce a Zurigo dove frequenta la scuola media ed il Politecnico; qui consegue la laurea in Ingegneria meccanica, in elettrotecnica ed altre tre lauree di carattere scientifico. Tornato in Italia viene assunto come progettista alla ditta Olivetti di Vico Canavese in provincia di Torino. Iscritto al Partito d'Azione e legato a Giustizia e Libertà, rimane in costante contatto con l'ebraismo antifascista torinese. Nel maggio del 1940 si sposa con Sofia Arvanitis di confessione greco ortodossa, dalla quale avrà due figli, Diana e Adriano. Dopo l'8 settembre 1943 Livio entra in contatto con le formazioni partigiane operanti nella zona di Vico Canavese. Subito dopo la nascita di Adriano la moglie si fa convincere dalla levatrice a rivelare dove sia Livio per dargli la notizia della nascita; la levatrice successivamente rivela il nascondiglio ai fascisti. Arrestato, viene deportato Ad Auschwitz dove muore poco dopo l'arrivo al campo.
- EHRI
- Archief
- it-002845-st0045
- Vico Canavese
- Prister, Franca
Bij bronnen vindt u soms teksten met termen die we tegenwoordig niet meer zouden gebruiken, omdat ze als kwetsend of uitsluitend worden ervaren.Lees meer